GRAVIDANZA E DINTORNI
Il periodo della gravidanza è sicuramente un periodo speciale per ogni futura mamma. Il corpo subisce notevoli cambiamenti per prepararsi ad accogliere la nuova vita che sta per arrivare. Tanta felicità, ma anche dubbi, paure, e qualche nota dolente.
Mi piacerebbe con questo approfondimento potervi essere d'aiuto per capire in che modo la fisioterapia e l'osteopatia possono esservi utili per affrontare al meglio questi mesi.
Inizierei con illustrarvi le principali patologie tipiche della gravidanza:
- LOMBALGIA: dolore o disagio localizzato tra la dodicesima costa e la piega glutea;
- DOLORE PELVICO: dolore tra la cresta iliaca posteriore e la piega glutea (articolazioni sacroiliache). Il dolore può irradiarsi nella parte posteriore della coscia e può anche verificarsi in combinazione o separatamente nella sinfisi pubica. Si riduce la capacità di resistenza nello stare in piedi, nel camminare e nello stare in posizione seduta. La diagnosi avviene dopo l’esclusione di problematiche lombari.
- La presenza contemporaneamente delle due precedenti sintomatologie viene definito DOLORE LOMBOPELVICO (LBPP) e ha le seguenti caratteristiche: impatta su qualità della salute e la funzionalità quotidiana, può causare disturbi del sonno e alterazioni della vita sociale e sessuale, può influire sulla capacità lavorativa e provocare un aumento dello stress psicologico. Il 50% delle donne in gravidanza soffre di lombalgia o pelvic girdle pain, il 25% ne soffre ancora a 1 anno dal parto. 1 donna su 10 con dolore lombopelvico ha gravi conseguenze fino a 11 anni dopo il parto.
POSSIBILI CAUSE: maggiore lassità articolare dovuta ai cambiamenti ormonali tipici della gravidanza, spostamento del centro di gravità e aumento del carico assiale, cambiamenti vascolari.
Regredisce di solito spontaneamente entro tre mesi dal parto, ma il 30% delle donne riferisce ancora dolore dopo tre mesi dal parto.
FATTORI DI RISCHIO: BMI pre-gravidanza >25, storia di dolore lombare/pelvico presente già prima della gravidanza, depressione in gravidanza, carico di lavoro pesante durante la gravidanza.
La prevenzione durante la gravidanza, o anche prima, può avere un effetto positivo sulla riduzione e sulla la prevenzione di tutti questi sintomi.
Si è visto che l’esercizio prenatale ha ridotto la severità del dolore lombopelvico durante la gravidanza. Altri studi dimostrano che: yoga, esercizi di rinforzo generale o specifico ed esercizio aerobico, svolti singolarmente o in combinata, almeno una volta alla settimana , hanno ridotto significativamente la severità dei sintomi.
- TUNNEL CARPALE: compressione e/o la trazione del nervo mediano al passaggio nel tunnel carpale. Può provocare: formicolio, intorpidimento del dito indice, parte del medio e a volte del pollice, debolezza della muscolatura tenare; dolore o sensazione urente al pollice e ridotta forza di presa; peggiora durante la notte; bilaterali o colpiscono con maggior severità la mano dominante.
POSSIBILI CAUSE: l’edema periferico riduce il diametro del tunnel carpale inducendo una compressione sul nervo, riduzione del ritorno venoso, cambiamenti ormonali che favoriscono la ritenzione idrica e la produzione di relaxina (che induce il rilassamento del legamento carpale trasverso).
In gravidanza la prevalenza è tra il 2,3% e il 62%. Il 50% donne ha sintomi fino a un anno dopo il parto.
- DIASTASI ADDOMINALE: separazione dalla linea mediana dei due muscoli retti dell’addome lungo la linea alba fisiologica durante la gravidanza, ma che può permanere anche nel post gravidanza. L’aumento della circonferenza è in media del 115%. I retti si allungano di 10 cm. Prevalenza del 32,6% a 12 mesi dal parto.
- DIABETE GESTAZIONALE: diagnosticato nel 2° e nel 3° trimestre nel 18% delle donne in gravidanza. Rischio per la salute del feto: aborto precoce o malformazioni. Rischio per la donna: 30% rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
- DEPRESSIONE POSTPARTUM: disturbo che colpisce la sfera dell'umore. Insorge tra la 6° e la 12° settimana dopo il parto e ne soffre il 10-15% delle donne. Il dolore è uno dei fattori di rischio precoci.
ATTIVITA' FISICA/FISIOTERAPIA PER LA MAMMA: QUALI SONO I BENEFICI?
- Aumentare la mobilità globale escursione articolare e flessibilità muscolare;
- Migliorare la fitness cardio-circolatoria e polmonare;
- Incrementare il flusso di sangue alla placenta ossigenando
- efficacemente il feto;
- Favorire la circolazione compromessa (soprattutto negli arti inferiori);
- Ottimizzare il tono dell'umore;
- Favorire il sonno;
- Migliorare gli stimoli di sete e fame;
- Miglioramento delle funzioni della placenta: incremento del fluido amniotico, aumento del flusso e del volume della placenta, miglioramento della funzione vascolare fetale, miglioramento della velocità di crescita placentare e del tessuto villoso.
- Un miglior sviluppo neuronale del feto;
- La riduzione della percentuale di grasso corporeo fetale.
ATTIVITA' FISICA/FISIOTERAPIA PER LA MAMMA: LINEE GUIDA GENERALI
- Evitare le forme di contatto fisico;
- Evitare i rischi legati a cadute, come quelle dell'equitazione, del pattinaggio, dello sci, di certe forme di ciclismo ecc,...
- Specie dopo il IV mese di gravidanza, evitare di assumere e mantenere la posizione prona;
- La sessione ideale di partenza avrebbe una durata di 60' circa;
- Evitare sport troppo intensi o faticosi, se non si è abituate già pre-gravidanza a lavorare ad alti livelli di intensità;
- Evitare di allenarsi a digiuno;
- Attenzione allo stretching troppo intenso che può favorire gli infortuni a causa della maggior lassità legamentosa.
ATTIVITA' FISICA/FISIOTERAPIA PER LA MAMMA: QUALI ESERCIZI?
E' bene affidarsi ad un professionista che possa valutare caso per caso il giusto percorso di attività fisica in gravidanza da seguire. In generale possiamo dire che è importante eseguire un programma di esercizi di mobilità della colonna, in particolare dorsale e lombare.
L'intensità e la difficoltà degli esercizi in gravidanza deve sempre essere idonea al momento specifico e alla mamma che li esegue.
E' importante lavorare molto sulla respirazione e sulla mobilità del diaframma.
E' fondamentale lavorare sulla mobilità e la propriocezione del bacino, in particolare sull'antiversione e la retroversione. Inoltre anche il lavoro di propriocezione del pavimento pelvico è importante.
E' possibile utilizzare dei piccoli attrezzi per rendere più vario e piacevole il programma di esercizi.
OSTEOPATIA IN GRAVIDANZA: PERCHE' RIVOLGERSI ALL'OSTEOPATA?
L’Osteopatia in gravidanza è una terapia dolce volta ad assecondare il corpo della donna ai cambiamenti che avvengono durante la gravidanza.
Compito dell’osteopata è aiutare ad alleviare le più svariate problematiche che si presentano durante la gravidanza, donando alla futura mamma un benessere ed un equilibrio che le permetteranno di vivere questo periodo in maniera serena, anche accompagnandola ad un parto il più possibile naturale e privo di complicazioni.
L’Osteopatia in gravidanza non costituisce nessun pericolo né per la mamma né per il feto ma è un valido aiuto per le sofferenze che si possono incontrare.
Con il suo lavoro specifico, l’osteopata assicura la corretta mobilità articolare del bacino e l’asse vertebrale, che può essere interrotta da traumi che si sono precedentemente verificati nel corpo. Può intervenire anche ad esempio su disturbi digestivi cronici, che possono insorgere o peggiorare durante la gravidanza
L’osteopatia è utile e importante anche dopo la nascita del bambino, per questo è importante che la neo-mamma si affidi al trattamento osteopatico post-parto, per recuperare le funzioni naturali del corpo.
Dott.ssa Cristina Cattazzo
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